Nuova Riveduta:

Isaia 66:18

«Io conosco le loro opere e i loro pensieri;
il tempo è giunto per raccogliere tutte le nazioni
e tutte le lingue;
esse verranno e vedranno la mia gloria.

C.E.I.:

Isaia 66:18

con le loro opere e i loro propositi.
Io verrò a radunare tutti i popoli e tutte le lingue; essi verranno e vedranno la mia gloria.

Nuova Diodati:

Isaia 66:18

«Io conosco le loro opere e i loro pensieri; sta per giungere il tempo in cui raccoglierò tutte le nazioni e tutte le lingue; esse verranno e vedranno la mia gloria.

Riveduta 2020:

Isaia 66:18

“Io conosco le loro opere e i loro pensieri; il tempo è giunto per raccogliere tutte le nazioni e tutte le lingue; ed esse verranno e vedranno la mia gloria.

La Parola è Vita:

Isaia 66:18

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La Parola è Vita
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Riveduta:

Isaia 66:18

Io conosco le loro opere e i loro pensieri; il tempo è giunto per raccogliere tutte le nazioni e tutte le lingue; ed esse verranno, e vedranno la mia gloria.

Ricciotti:

Isaia 66:18

Le loro opere e i loro pensieri vengo io a raccogliere, con tutte le genti e le lingue, verranno e vedranno la mia gloria.

Tintori:

Isaia 66:18

Or io (vengo a mettere insieme) le loro opere e i loro pensieri, a raccoglierli con tutte le nazioni, con tutte le lingue. E verranno e vedranno la mia gloria.

Martini:

Isaia 66:18

Ma io le opere loro, e i loro pensieri vengo a raunare con tutte le genti, e con tutte le lingue, e verranno, e vedran la mia gloria.

Diodati:

Isaia 66:18

Ora, quant'è a me, essendo tali le loro opere, e i lor pensieri, il tempo viene che io raccoglierò tutte le genti, e lingue; ed esse verranno, e vedranno la mia gloria.

Commentario abbreviato:

Isaia 66:18

15 Versetti 15-24

È una dichiarazione profetica della vendetta del Signore su tutti i nemici della sua Chiesa, in particolare su tutti gli oppositori anticristiani del Vangelo negli ultimi tempi. I versetti Is 66:19-20 illustrano l'abbondanza di mezzi per la conversione dei peccatori. Queste espressioni sono figurative ed esprimono l'abbondanza di aiuti per portare gli eletti di Dio a Cristo. Tutti saranno i benvenuti e non mancherà nulla per la loro assistenza e il loro incoraggiamento. Nella chiesa sarà istituito un ministero del Vangelo e si terrà un culto solenne davanti al Signore. Nell'ultimo versetto viene rappresentata la natura della punizione dei peccatori nel mondo a venire. Allora i giusti e gli empi saranno separati. Il nostro Salvatore si riferisce alla miseria e al tormento eterni dei peccatori impenitenti nello stato futuro. In onore della grazia gratuita che li distingue, i redenti del Signore, con umiltà e non senza un santo tremore, intonino canti trionfali. Con questa toccante rappresentazione degli opposti stati del giusto e dell'empio, caratteri che comprendono l'intero genere umano, Isaia conclude le sue profezie. Possa Dio concedere, per amore di Cristo, che la nostra parte sia con coloro che temono e amano il suo nome, che aderiscono alle sue verità e perseverano in ogni opera buona, cercando di ricevere dal Signore Gesù Cristo il grazioso invito: "Venite, benedetti del Padre mio, ereditate il regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo".

Riferimenti incrociati:

Isaia 66:18

Is 37:28; De 31:21; Am 5:12; Giov 5:42; Ap 2:2,9,13
Giob 42:2; Ez 38:10; Mat 9:4; 12:25; Lu 5:22; 1Co 3:20; Eb 4:12
Is 2:2; Sal 67:2; 72:11,17; 82:8; 86:9; Gioe 3:2; Rom 15:8-12; 16:26; Ap 11:15
Is 66:10; Ez 39:21; Giov 17:24; 2Co 4:4-6

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